In occasione del 100° anniversario dell’ingresso italiano alla Prima Guerra Mondiale, lo spettacolo-racconto “1915-‘18: guerra di vergogne e di eroi”,
realizzato in collaborazione col MIUR, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, nasce a puro scopo didattico e ha come obiettivo quello di raccontare in modo semplice ma completo i veri accadimenti che hanno portato prima alla scelta di neutralità verso il conflitto da parte del Governo di Roma, e successivamente all’ingresso del nostro Paese alla Grande Guerra.
Scevro da ogni retorica, la ricostruzione di quegli anni d’inizio secolo viene ricordata iniziando con la geopolitica del 1900; raccontando il perché dell’attentato omicida di Gaetano Bresci a Monza costato la vita al Re Umberto I di Savoia e in seguito a quello verso Francesco Ferdinando d’Asburgo avvenuto il 28 giugno del 1914 a Sarajevo, vera molla scatenante del primo conflitto mondiale.
Nel testo si spiega il perché dell’abbandono italiano alla “Triplice Alleanza” motivato dalla scelta di partecipazione alla Prima Guerra Mondiale al fianco di Francia e Inghilterra, per la promessa d’annessione di territori quali l’Alto Adige, il Trentino, la Venezia Giulia, l’Istria e la Dalmazia.
Si racconta la disfatta di Caporetto, l’inettitudine e la superficialità del Generale Cadorna; il coraggio dei “Ragazzi del ‘99” e il relativo successo della battaglia di Vittorio Veneto che sancì la resa dell’esercito Austriaco-Ungherese e, di conseguenza, la vittoria - seppur ottenuta a caro prezzo - della guerra, con la richiesta di armistizio da parte del fronte nemico.