Dal 1996 l'Associazione Culturale Sine Qua Non produce e distribuisce spettacoli di Teatro Civile e di Memoria rappresentati in tutta Italia e nel mondo. Lo spettacolo “Feltrinelli, una storia contro”, già vincitore di diversi premi nazionali, ha superato le 300 repliche nell’arco di questi anni e nel 2011 ha partecipato, quale rappresentante per l'Italia, al "Festival Internazionale de Teatro de La Habana" a Cuba.
Il monologo "Controcorrente. Gian Maria Volontè e il racconto di un paese imperfetto" sulla vita del noto attore, nel 2020 ha avuto l'onore di debuttare al prestigioso Festival della Versiliana.
La nostra associazione, inoltre, opera dal 2002 nel campo dell'improvvisazione teatrale producendo format di improvvisazione teatrale richiesti in molte città italiane.
Da segnalare inoltre i tanti spettacoli, laboratori e corsi di formazione realizzati con il contributo di MIUR, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.
Nel 2010 il Direttore Artistico Mauro Monni ha fondato IMPROVVISARZANA, scuola di avviamento all'improvvisazione teatrale.

LE NOSTRE PRODUZIONI

CONTROCORRENTE imageCONTROCORRENTE image
Lo spettacolo “CONTROCORRENTE, Gian Maria Volontè e il racconto di un paese imperfetto”, che ha debuttato al prestigioso Festival della Versiliana, vuole far rivivere la vita e le opere dello straordinario attore sviluppandone la carriera e l’impegno politico. Cosa questa che lo ha reso l’artista più amato dai registi e meno sopportato dai produttori. Una carrellata di successi raccontati di pari passo alla cronologia degli accadimenti subiti da un paese come il nostro, travolto da scandali e assassinii eccellenti. Si ricorderanno gli anni ’70 e ’80 quando fare politica significava rischiare di morire durante una manifestazione in piazza: la memoria di una nazione che, tra mille contraddizioni, è riuscita a sopravvivere negli anni grazie all’impegno civile e all’esempio tramandatoci da figure immense come quelle, appunto, di un mito chiamato Gian Maria Volontè.

Una produzione Accademia dei Perseveranti
Scritto e interpretato da: Mauro Monni
E con: Andrea Bruno Savelli
Musiche originali: Stefano De Donato
Scenografia:  O. D. M.
Light design: Alessandro Ruggiero
Proiezioni: Paolo Moretti
REGIA: Andrea Bruno Savelli

Registrazione opera SIAE: 944162A
Feltrinelli, una storia contro imageFeltrinelli, una storia contro image
Il monologo racconta la storia italiana dal dopoguerra ai primi anni ‘70 vista attraverso gli occhi e l’impegno politico di Giangiacomo Feltrinelli, fondatore dell’omonima casa editrice.
Scopriremo come sono nati capolavori quali il “Dottor Zivago” o “Il Gattopardo” e quanto siano state avventurose le loro pubblicazioni; di come Giangiacomo si avvicini alla realtà cubana quasi per caso, arrivando poi ad esserne coinvolto a tal punto da decidere di tentare una rivoluzione popolare anche in Italia. Infine rivivremo gli anni bui del periodo delle stragi di stato e degli anni di piombo, e soprattutto il tragico evento di Piazza Fontana con la conseguente clandestinità di Feltrinelli stesso (accusato ingiustamente di esserne stato il mandante), fino all’epilogo della sua, ancor oggi, misteriosa morte. Lo spettacolo, che ha superato le 300 repliche in Italia, nel corso degli anni ha ricevuto vari premi e riconoscimenti.
Nel 2011 ha rappresentato l’Italia al ‘Festival Internazionale de Teatro’ de La Habana a Cuba.

• Rappresentante per l'Italia al Festival Internazionale de Teatro de la Habana, Cuba
• Vincitore migliore Regia al Premio Calandra 2013
• Secondo classificato Festival Fratelli Cervi 2010
• Vincitore secondo premio Festival Stella d'Argento 2006
• Finalista Concorso opere teatrali Oltreparola 2007


Scritto e diretto da: Mauro Monni
Supervisione artistica: Giovanni Palanza,
Musiche:  Marco Lamioni
Luci: Luigi Nebbiai
Registrazione opera SIAE: 872092A
LA FANTASIA È UN POSTO DOVE CI PIOVE DENTRO imageLA FANTASIA È UN POSTO DOVE CI PIOVE DENTRO image
Il monologo dedicato al grande scrittore Italo Calvino non è un semplice elenco di nozioni biografiche ma, al contrario, un viaggio alla scoperta di quel mondo meraviglioso che sono stati gli scritti e le scelte umane di uno degli scrittori più importanti del XX secolo.
Scopriremo l’adolescenza e la maturità di Italo ragazzo, ritrovatosi ad affrontare la realtà della resistenza partigiana dopo l’8 settembre 1943: esperienza questa che ha condizionato definitivamente (e non poteva essere altrimenti), le scelte umane e politiche che di lì a poco si susseguiranno.
Si ricorderà il debutto letterario col romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno” e l’ingresso, nel 1950, nell’universo Einaudi, dove inizierà la sua fortunata esperienza di autore e redattore.
Una scuola, quella della casa editrice torinese, che lo porterà a confrontarsi con altri autori che si ritroveranno a dovere quasi tutto alla generosità dello stesso Calvino, e Beppe Fenoglio ne sarà un esempio lampante.
Uno scrittore atipico quindi, sempre alla ricerca di nuove strade narrative ma senza mai perdere di vista il quotidiano che lo circondava. Cosa questa che ha fatto di Italo Calvino un autore amato sia dai contemporanei che dalle generazioni future; perché, appunto, la fantasia rimarrà sempre un posto dove ci piove dentro.

Scritto, diretto e interpretato da: Mauro Monni
Voci narranti: Valentina Maltagliati e Mariano Tirimagni
Sand artist: Giulia Ghibli
Registrazione opera SIAE: 953830A
UNA STORIA SBAGLIATA imageUNA STORIA SBAGLIATA image
Com'è stato possibile che Ministero dell’Interno, Procure e varie agenzie di servizi segreti abbiano potuto permettere tutto ciò che stava accadendo nel nostro paese? Può dichiararsi democratica una nazione che decide di scendere a patti con la criminalità organizzata invece di combatterla con tutte le forze a disposizione? È quello che provano a spigare e a spiegarsi un ex giornalista d’inchiesta e un dirigente statale che all’epoca dei fatti comandava una di quelle agenzie sotterranee create proprio per gestire e controllare la salvaguardia delle istituzioni.
Un dialogo diretto, franco e senza sconti tra due personaggi che hanno vissuto quel periodo buio su sponde opposte senza mai accettare compromessi, con aneddoti e rivelazioni che faranno ripercorrere allo spettatore la cruda realtà che contraddistingue questo complicato e meraviglioso paese chiamato Italia.

Scritto e diretto da: Mauro Monni
Con: Mauro Monni e Roberto Di Maio
Musiche: Franco Battiato
Registrazione opera SIAE: 948571A
LA SOLITUDINE DEL RE imageLA SOLITUDINE DEL RE image
"La Solitudine del Re, i 55 giorni di Aldo Moro nella prigione del popolo" ci porta a rivivere i tremendi anni del terrorismo nel momento cruciale dell'attacco brigatista al cuore dello Stato. Lo spettacolo sviscera la situazione emotiva e politica del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro durante i 55 giorni di prigionia nel covo delle Brigate Rosse dopo il drammatico sequestro culminato con l'eccidio di via Fani del 16 Marzo 1978.
La consapevolezza dell'uomo potente abbandonato al proprio destino, le meschine macchinazioni avvenute al di fuori della prigione col pretesto della "ragion di stato", le ingerenze dei servizi segreti esteri, fanno del politico una figura quasi uscita Shakesperiana e sarà interessante scoprirne questi lati oscuri man mano che il testo racconterà quei maledetti giorni passati nella "prigione del popolo". La parabola discendente di un uomo lasciato solo e abbandonato dallo stesso ingranaggio che aveva, pur con mille distinzioni, contribuito a costruire.
Un Riccardo III dei giorni nostri destinato al martirio nel nome della fermezza istituzionale, condannato da una giustizia miope cercata nell'uso di armi e violenza destinata inevitabilmente alla sconfitta e all'oblio.
Le musiche originali composte dal compositore Marco Lamioni, i video realizzati dal regista Paul Cameron, fanno rivivere quel clima di smarrimento e indignazione che tanto sconvolse l'Italia intera.

Da un'idea di: Giacomo Andrico
Di e con: Mauro Monni
Musiche: Marco Lamioni
Realizzazione video: Paul Cameron
Voce Riccardo III: Luca Salemmi
Regia: Mauro Monni

Registrazione opera SIAE: 902098A
L' ISOLA DELLE ROSE imageL' ISOLA DELLE ROSE image
Lo spettacolo racconta la breve vita della Repubblica esperantista "Insulo de la Rozoj", l'Isola delle Rose nata al largo di Rimini nel maggio del 1968.
Una storia vera che per otto mesi ha appassionato studiosi di diritto e semplici curiosi in tutto il mondo, mentre da Est a Ovest si assisteva a scontri di piazza e repressioni. L'Isola delle Rose è allo stesso tempo la commovente parabola di un uomo, l'ingegner Giorgio Rosa, che ha creduto di sottrarsi al sistema coltivando il sogno di uno Stato tutto suo (con tanto di richiesta affiliazione ONU).
Una piattaforma d'acciaio e cemento in mezzo all'Adriatico, che ha regalato notti insonni a politici e magistrati, forze dell'ordine e agenti segreti. L'ossessione di un uomo che diventa archetipo di libertà, un Don Chisciotte del XX secolo emblema dell'utopia, l'isola che non c'è (non c'era) alla quale ciascuno di noi un giorno sogna di poter approdare. Non sull'Isola delle Rose purtroppo visto che dopo solo otto mesi di vita i Servizi Segreti italiani decisero che la giusta fine del sogno fosse la distruzione della stessa.

• Vincitore migliore Regia al Premio Calandra 2016

Di: Mauro Monni, Giovanni Palanza e Claudia Ceroni
Con: 
Mauro Monni e Giovanni Palanza
Regia: 
Mauro Monni e Giovanni Palanza
Luci: 
Luigi Nebbiai
Scenografia: 
Simone Cecconi
Registrazione opera SIAE: Protocollo 2/328
BEPPE FENOGLIO E LA SUA QUESTIONE PRIVATA imageBEPPE FENOGLIO E LA SUA QUESTIONE PRIVATA image
Beppe Fenoglio e la sua questione privata” è un racconto recitato dove verranno ricordate le tappe di una vita molto intensa come quella dello scrittore piemontese. Rivivremo i dubbi di una generazione ritrovatasi dentro il dramma di una guerra fratricida; la lotta partigiana conseguente e le opere letterarie dedicate a questa scelta di vita. Racconteremo inoltre le vicissitudini editoriali che lo portarono a chiudere il rapporto con Einaudi per gli screzi con Elio Vittorini, dando così il via a nuove collaborazioni artistiche. Lo sviluppo del racconto è accompagnato da un pianista da video che completeranno l’opera artistica, favorendone così la comprensibilità nei passaggi più contorti. Un occasione per far conoscere alle nuove generazioni la figura di Fenoglio; molto meno declamata del conterraneo Cesare Pavese.

Scritto, diretto e interpretato da: Mauro Monni

ITE, MISSA EST imageITE, MISSA EST image
Un sacerdote che dice messa ed un uomo con una valigia. Un omelia che si trasforma in accusa e i ricordi che affiorano durante un viaggio: due storie apparentemente distanti, come quelle che i due uomini raccontano.
Una è quella dello IOR , la banca vaticana, a partire dalla sua fondazione, all’indomani dei Patti Lateranensi, fino al 1986, al termine dello scandalo che coinvolse Marcinkus, Gelli, Sindona e Calvi.
L’altra è quella dei mondiali di calcio in Argentina nel ’78, sotto la dittatura di Videla, conclusasi con la vittoria dell’Argentina, tra partite comprate e arbitraggi compiacenti. Volti, nomi e fatti che riaffiorano dal passato per scoprire che il legame tra i due eventi non è poi così labile e che il potere agisce sempre per il suo tornaconto.
Un personaggio, Don Dario, che nella sua ultima omelia, racconta fatti circostanziati e dimostrati sulla storia vaticana; ed un calciatore, Jorge Carrascosa, che riportando la cronaca dei Mondiali racconta di una dittatura e della sua rinuncia ad essere il capitano di quella Nazionale. Due figure apparentemente distanti ed un’amicizia imprevista per raccontare fatti realmente avvenuti che cominciano a diventare lontani nel tempo, e che è meglio ricordare anche per capire di più del nostro presente. In “Ite Missa Est” Mauro Monni ed Andrea Mitri, propongono due monologhi che, grazie alla regia “cinematografica” di Jean Philippe Pearson, si intrecciano sempre di più, finendo per raccontare la storia di una scelta comune.

Di e con: Mauro Monni e Andrea Mitri
Regia: Jean-Philippe Pearson
Musiche: Pink Floyd
Scenografie: Francesca Leoni
Disegno luci: Claudio Fornai
Registrazione opera SIAE: 926774A
IL NOME POTETE METTERLO VOI imageIL NOME POTETE METTERLO VOI image
Un racconto e tutto intorno quel mare magnum meraviglioso che sono i libri!
Il nome potete metterlo voi: uno spettacolo dedicato al mondo femminile che nel novembre 2021 è stato rappresentato, in contemporanea, in 50 città italiane da 50 diverse compagnie teatrali.
Un testo originale privo di retorica, divertente e drammatico al tempo stesso. Il racconto di una ragazza prima, e donna poi, che ha fondato le proprie radici proprio sulle pagine dei capolavori del presente e del passato consumati avidamente. Una voce narrante che espone, in prima persona, le fasi della propria vita paragonandosi di volta in volta a chissà quali eroine conosciute e sognate grazie alla carta stampata.
Sogni che non sempre finiscono bene, come racconterà la protagonista dello spettacolo: l’amore sinistro e imperfetto che cambia i codici di un’esistenza come tante per dar vita, purtroppo, a un epilogo come tanti.
Ecco spiegata la motivazione del titolo, perché sia chiaro quanto sia un errore considerare la piaga del femminicidio un fatto casuale minimizzare col classico “a me non succederà mai…”.

Scritto e diretto da: Mauro Monni
Registrazione opera SIAE: 945758A
A PROPOSITO DI DONNE... imageA PROPOSITO DI DONNE... image
Il format teatrale “A proposito di donne...” è uno spettacolo che raccoglie le storie di 20 figure femminili che, col loro esempio, hanno lasciato un segno indelebile per le generazioni future.
In un contesto sociale dove purtroppo la figura della donna spesso riempie le pagine dei giornali quale vittima dell’insulsa piaga del femminicidio, lo spettacolo vuole restituire la giusta dignità al mondo femminile attraverso racconti di vite inimitabili. Il format è composto da una serie di monologhi della durata di 6/7 minuti dove si racconteranno eventi o stati d’animo che hanno caratterizzato la vita delle protagoniste. Una produzione dove si alternano storie drammatiche e grottesche, delicate e comiche, abbinate a video, foto e balli.
Sarà bello ascoltare in prima persona i racconti di Margherita Hack, Alda Merini, Frida Kahlo, Clara Schumann, Marylin Monroe, Anna Magnani, Rosa Parks, Dalida, Mia Martini, Anna Marchesini, Lady Diana, Camille Claudel, La Contessa di Castiglione e molte altre ancora…
Lo spettacolo è già stato rappresentato in varie città italiane (Firenze, Cremona, Vasto, Campobasso, San Salvo, Ancona, Trieste, La Spezia), ottenendo esclusivamente sold-out di pubblico in ogni serata arrivando alla cifra di quasi 10.000 spettatori a due anni dal debutto.

Scritto e diretto da: Mauro Monni
Musiche: Autori vari
Registrazione opera SIAE: 926775A
DURANTE, L'UOMO DELLA COMMEDIA imageDURANTE, L'UOMO DELLA COMMEDIA image
Della Divina Commedia sappiamo più o meno tutto, ma possiamo dire lo stesso del suo autore? Un narratore e tre attrici racconteranno un Dante Alighieri sconosciuto: l'uomo, il soldato, il politico e ovviamente il Poeta! Un’occasione per scoprire la Firenze del ‘200 divisa in Guelfi e Ghibellini; il Dante soldato che combatte per quella città che arriverà a ripudiarlo condannandolo all’esilio perpetuo. Oppure l’amore platonico con Beatrice Portinari contrapposto a quello reale, che lo vide sposato a Gemma Donati. E ancora l’incontro con Guido Cavalcanti e il conseguente abbandono del codice poetico volgare per dar vita al rivoluzionario “dolce Stil Novo”. L’impegno politico che lo farà diventare  Priore della città, episodio per la quale, complice la guerra tra le famiglie dei Cerchi e dei Donati, si vedrà la vita rovinata. Verrà raccontato infine la dura accettazione dell’esilio, vero motivo di quel tormento che lo porterà a scrivere il capolavoro della Commedia. La parabola di un uomo, Durante di Alighiero degli Alighieri, molto poco conosciuta ma tanto meritevole di visibilità.

Scritto, diretto e interpretato da MAURO MONNI

E con la partecipazione di:
ALESSANDRA TADDEI
FRANCESCA CINTELLI
SUSANNA GIANNINI
POTENTE, STORIA DI UNA GIOVENTù PREZIOSA imagePOTENTE, STORIA DI UNA GIOVENTù PREZIOSA image
Una ballata popolare, una corsa nel tempo, un canto. Ci sono personaggi che diventano più veri se la loro esistenza è bagnata dal mito, è portata nell'aria dalla forza della poesia, da quella più alta a quella immensa e fortissima del racconto popolare, delle storie del canto del fuoco, i vecchi che raccontano, i ragazzi che ascoltano con il viso arrossato dai riflessi della fiamma del focolare.
 Questo è “Potente”. Una canzone che si fischietta passeggiando in riva all’arno, tra gli alberi delle Cascine, e insieme un urlo, il grido del dolore lancinante di tutta una città, il sangue sulla camicia “due volte rossa”, il boato della granata assassina che prese Aligi-Potente portandoselo via alla vigilia di quella impresa titanica che fu la liberazione della sua Firenze da parte delle sue brigate partigiane, prima città a liberarsi da sola e proprio grazie a lui, al suo esempio, alla certezza della volontà di essere liberi, nonostante l’orrore, la dittatura, la guerra.
Nessun indugio, nessun ripensamento, davanti a “Potente”, nessuna sensazione di non necessità, di mancanza di urgenza nel voler raccontare questa storia, anzi la certezza che la sua necessaria e urgente contemporaneità è assoluta e perentoria proprio oggi, proprio ora, proprio qui, e non lo sarà di meno domani, non lo sarà in maniera minore in un altro contesto, in un’altra città. Ma è di qui che partiamo, e non è poco importante; il qui che ha visto il suo sangue, il suo sacrificio: il “bel Santo Spirito”, la piazza liberata, e Firenze, la sua, la nostra città che non può scordare la sua gente di allora e può, deve alimentare il mito di una resistenza all’oppressione e alla barbarie che sola può aiutarci nella nostra volontà di quotidiano lottare.
In scena un'attrice, un attore, una fisarmonica e chi la sa suonare, e le parole di Daniele Lamuraglia insieme alle canzoni di quei difficili anni e i rumori e i suoni del mondo, il lavoro che batte martelli sulle incudini, la martinella della Torre di Arnolfo, lo scorrere dell’Arno, i passi sul selciato delle strade che si confondono con il battere degli zoccoli dei cavalli, il rotolare delle ruote dei carri e dei barrocci, le rare auto, e i mezzi cingolati che sferragliano, e poi il vento, gli uccelli, e il cannone.

Scritto da: Daniele Lamuraglia
Con: Gila Manetti e Mauro Monni
Alla fisarmonica: Emiliano Benassai
Regia: Massimo Salvianti
Aiuto regia: Gila Manetti
Registrazione opera SIAE: 840822A
UNA FAMIGLIA (QUASI) PERFETTA imageUNA FAMIGLIA (QUASI) PERFETTA image
Lo spettacolo è il riadattamento alla piéce teatrale francese ”Donne”, diventata famosa per la trasposizione cinematrografica del 2002 dal titolo “8 donne e un mistero”. Rispetto al testo originale la commedia, con l’inserimento di nuovi personaggi, ha subito grossi cambiamenti rendendo lo spettacolo più frizzante, divertente e vivace.
La storia è ambientata nell’Italia dei primi anni ‘80 e si svolge interamente all’interno della villa dell’Avvocato Marcello Rampini, il quale una mattina viene rinvenuto cadavere nel proprio letto. La casa è isolata per il maltempo quindi sin da subito si capisce che l’assassino non può essere che un abitante della casa stessa.
Da questo momento inizia un susseguirsi di accuse e supposizioni che riguardano tutti i componenti del nucleo familiare e della servitù, dando vita a una vera e propria caccia al colpevole molto esilarante che non lesina colpi di scena per tutta la durata del racconto. Le varie fasi dello spettacolo sono collegate da una figura misteriosa, il narratore, situato tra il pubblico in sala. Ma quest’ultimo sarà capace di svelare il nome del colpevole? E perché pare sappia tutto ciò che sta succedendo all’interno della villa?
Insomma: chi ha ucciso il povero avvocato Marcello Rampini?

Testo e regia: Mauro Monni
Registrazione opera SIAE: 942467/A
SAINT LOUIS, LA NAVE DELLA SPERANZA imageSAINT LOUIS, LA NAVE DELLA SPERANZA image
Il 13 maggio del 1939 il transatlantico St. Louis salpava da Amburgo con a bordo 937 profughi, in grandissima parte ebrei tedeschi, in fuga dalle persecuzioni naziste.
Settimane dopo, all’arrivo a Cuba, il governo non concesse ai passeggeri della nave il permesso di sbarco né come turisti, né come rifugiati politici, e solo 22 di loro riuscirono a scendere a L’Avana. Sperando di poter raggiungere le coste degli Stati Uniti, la St. Louis venne respinta una seconda volta, e neanche il Canada accettò di soccorrerla. Stessa risposta ricevuta dai governi di Messico e Repubblica Dominicana.
Il capitano del transatlantico, il tedesco Gustav Schröder fece di tutto per proteggere e salvare i profughi. Si rifiutò di restituire la nave alla Germania e convinse gli ufficiali statunitensi a collaborare con i governi europei per trovare una soluzione. Così, quando la nave raggiunse Anversa, il 17 giugno 1939, il Regno Unito accettò di accogliere 288 passeggeri, mentre i restanti 619 finirono in Francia (224 persone), Belgio (214) e Paesi Bassi (181).
Secondo il museo “United States Holocaust Memorial”, di questi 619 sopravvissero alla guerra in 365, mentre gli altri persero la vita (molti dopo essere stati deportati nei campi di concentramento dell’Europa del nord). Alla fine della seconda guerra mondiale il comandante Schröder ricevette l’Ordine al merito di Germania.
Lo spettacolo “Saint Luois, la nave della speranza”, prodotto in collaborazione col MIUR, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, è il risultato finale di un percorso didattico destinato agli allievi delle scuole superiori al termine del quale saranno gli allievi stessi a rappresentare il lavoro in teatro. Un metodo innovativo e interessante per sensibilizzare i ragazzi al problema dei flussi migratori ancora oggi, purtroppo, di grande attualità.
LIBERTAD, COME HO FREGATO PINOCHET imageLIBERTAD, COME HO FREGATO PINOCHET image
Il monologo ci riporta ai giorni tragici del Settembre 1973 quando il colpo di stato ordito dalla CIA causò la morte del Presidente Salvador Allende consegnando il Cile alla tirannia del Generale Augusto Pinochet. Il tutto viene raccontato attraverso le memorie di un sopravvissuto alle torture che insieme ad altri compagni riuscì ad evadere in maniera rocambolesca dalla prigione di Santiago del Cile.
Tratto da una storia vera, "Libertad!" ricorda in maniera diversa e originale una delle pagine più nere del XX secolo. Durante la rappresentazione verrà eseguito in presa diretta un murales artistico realizzato dal Maestro Hector Roberto (Mono) Carrasco.

Scritto, diretto e interpretato da: Mauro Monni
IL RAGAZZO CHE GIOCAVA GUARDANDO LE STELLE imageIL RAGAZZO CHE GIOCAVA GUARDANDO LE STELLE image
Spettacolo teatrale dedicato all’ex calciatore Giancarlo Antognoni. Un eroe moderno diventato presto sinonimo di totale attaccamento alla città. Uno spettacolo corale che ci riporta al calcio del secolo scorso, tanto rimpianto. Il giusto omaggio verso un uomo che ha messo in secondo piano le vittorie personali per rimanere il figlio di una città che lo adottò sin da giovanissimo. In un mondo dove l’attaccamento alla maglia è pura utopia, ricordare una figura che ha rinunciato a soldi e gloria pur di non deludere Firenze, è da noi considerato un dovere morale.

Scritto, diretto e interpretato da: Mauro Monni
Con la partecipazione di: Gabriele Giustri e Chiara Gracci
Realizzazione video: Fabrizio Mariotti
MA LA MOLE NO! imageMA LA MOLE NO! image
Lo spettacolo "Ma la Mole no!", realizzato in collaborazione col MIUR, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, nasce dall'idea di rappresentare un pezzo di storia italiana attraverso le vicissitudini che hanno caratterizzato la costruzione di uno dei monumenti più rappresentativi del nostro paese: la Mole Antonelliana di Torino.
Ispirato dal libro di Giuseppe Culicchia (Ed. Feltrinelli), il monologo farà rivivere l'evoluzione del progetto e la conseguente realizzazione del capolavoro architettonico raccontando il tutto attraverso la storia d'Italia: il Risorgimento, il potere e la decadenza dei Savoia, il dramma delle due guerre mondiali fino all'ultima evoluzione culminata con l'ubicazione definitiva del Museo del Cinema all'interno della Mole stessa. Il tutto in un mix di risate inserite in una cornice scenica che si rifà al "cantiere in opera" (del monumento ma anche del paese), senza dimenticare un approccio storico e coinvolgente proprio del teatro di narrazione.
Voce narrante dello spettacolo sarà lo stesso architetto Alessandro Antonelli che, in forma quasi clownesca, racconterà di come sia riuscito a farsi gioco dei vari committenti susseguitosi nel tempo facendo diventare il progetto di una semplice Sinagoga il monumento conosciuto dei nostri giorni; opera d'arte che tutto il mondo invidia per le innovative tecniche di costruzione utilizzate.
Da Garibaldi all'omicidio di Re Umberto I, dall'avvento del Ventennio fascista al boom economico, dagli anni di piombo ai nostri giorni: un percorso ironico e originale per raccontare ciò che siamo stati e che forse torneremo ad essere.

Scritto, diretto e interpretato da: Mauro Monni
ANIME SALVE A SPOON RIVER imageANIME SALVE A SPOON RIVER image
Lo storico complesso musicale fiorentino "Il Banchetto" col suo spettacolo di punta: la rivisitazione del magnifico album di Fabrizio De Andrè "Non al denaro, non all'amore nè al cielo" interamente dedicato all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master.
Le canzoni sono intervallate dalla declamazione delle poesie originali nella storica traduzione di Fernanda Pivano ad opera dell'attore professsionista Mauro Monni. La seconda parte della serata è dedicata ad un altro capolavoro del Maestro genovese: "Anime Salve".
Scopriremo il connubio tra questi due meravigliosi album e come le tematiche degli stessi siano ancora oggi di estrema attualità. Il concerto si concluderà con uno spaccato delle più importanti composizioni del cantautore per due ore cariche di grande emozione dedicate ad uno dei maestri della musica d'autore italiana.

IL BANCHETTO:
Ugo Burroni, voce
Francesca Poli, voce
Bruno Masi, chitarra acustica
Alessandro Ulivi, basso
Giovanni Degl'Innocenti, chitarra elettrica
Leonardo Becucci, chitarre
Giovanni Giuntini, batteria
Andrea Checcucchi, tastiere
Stefano Sussi, flauti.
 
Voce narrante: Mauro Monni
LA SCUOLA image
Era l’estate del 2010 quando Mauro Monni, attore professionista fiorentino già operante nel mondo dell’improvvisazione teatrale sia a Firenze che a Lucca, decise di trasportare questa originale e divertente forma di teatro pure a Sarzana, aiutato dagli attori storici locali Marco Ciriello, Letizia Cecchinelli e Gabriele Boni.
Fu così che nacque l’idea di fondare “IMPROVVISARZANA”, la scuola di avviamento all’improvvisazione teatrale che nel corso degli anni ha raggiunto un centinaio di iscritti, titolare per la Liguria orientale del format internazionale “Match d’Improvvisazione Teatrale”, lo spettacolo teatrale comico più rappresentato al mondo.
Da quel lontano 2010 sono susseguiti molti spettacoli nella sede storica della Fortezza Firmafede, vera culla e punto di riferimento della scuola stessa. Oltre al “Match d’Improvvisazione Teatrale”, coi consueti appuntamenti annuali del "Trofeo Città di Sarzana" e la "Coppa Primavera", IMPROVVISARZANA propone anche un nuovo format totalmente improvvisato: il "TEATRO ISTANTANEO", altro spettacolo molto divertente che ha ricevuto molti consensi di pubblico e di critica.
FIRENZE IMPROVVISATA imageFIRENZE IMPROVVISATA image
“Firenze improvvisata” è uno spettacolo di improvvisazione teatrale interamente dedicato alla città di Firenze: un modo unico e esilarante per far rivivere gli episodi che hanno fatto la storia della città dell’Arno: dal Rinascimento all’alluvione; dalla peste all’esilio di Dante e molti altri episodi più o meno conosciuti.
Lo spettacolo vedrà sul palco improvvis-attori professionisti che, stimolati da un giudice inamovibile e la musica suonata dal vivo, daranno vita a una serata esaltante; anche grazie al pubblico che, a fine serata, stabilirà il vincitore della contesa.
ITALIA IMPROVVISATA imageITALIA IMPROVVISATA image
Italia improvvisata”, è uno spettacolo di improvvisazione teatrale interamente dedicato agli episodi che hanno scandito la storia e le leggende della nostra nazione rivisitati in maniera comica e originale.
Lo spettacolo vedrà sul palco improvvis-attori professionisti che, stimolati da un giudice inamovibile e la musica suonata dal vivo, daranno vita a una serata esaltante; anche grazie al pubblico che, a fine serata, stabilirà il vincitore della contesa.
TEATRO ISTANTANEO imageTEATRO ISTANTANEO image
TEATRO ISTANTANEO è il nuovo format di Improvvisazione Teatrale ideato da Mauro Monni in collaborazione con la scuola di improvvisazione teatrale "Improvvisarzana": uno spettacolo senza copione dove gli "improvvis-attori" si sfideranno in una gara a colpi di risate e gag interagendo col pubblico che parteciperà attivamente alle varie prove alle quali gli attori stessi saranno sottoposti.
Uno spettacolo all’insegna del divertimento e dell’inventiva dove nessuna strategia sarà importante ma solo prontezza e adrenalina, con un giudice severissimo che, insieme al pubblico, sfiderà gli eroi sul palco imponendo loro prove esilaranti da dover superare.

DEMISCION, LA CONSEGNA IMPOSSIBILE imageDEMISCION, LA CONSEGNA IMPOSSIBILE image
"DEMISCION, la consegna impossibile" è uno nuovo e innovativo spettacolo di improvvisazione teatrale dove una figura fuori campo (che in audio interpreta la figura di Dio), dopo aver creato due uomini li obbliga a rispettare il compito assegnato: quello di consegnare un pacco postale ad un destinatario scelto tra il pubblico.
Uno via vai di colpi di scena che farà improvvisare i due attori in varie epoche storiche la voce narrante obbligherà a percorrere garantendo così contesti a dir poco esilaranti.
All’inizio dello spettacolo verranno consegnati agli spettatori tre foglietti dove dovranno rispondere ad alcune domande; indizi che gli attori saranno obbligati ad utilizzare durante lo svolgimento della serata, così da rendere lo stesso pubblico partecipe e regista della rappresentazione.

Con ALFREDO CAVAZZONI, GIOVANNI PALANZA e MAURO MONNI

Registrazione opera SIAE: 945759/A

Associazione Culturale SINE QUA NON
Libera Associazione di Cultura e di Pensiero​

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E-Mail: sinequanonteatro@gmail.com
Pec: sinequanon@pec.it

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